Carmela me la ricordo che tutti quando le vedevano dicevano che lei era quella che buttava i secchi di piscio dalla finestra fino alla via nuova, quella che diceva di essere una strega, e che forse lo era davvero, e che guariva tutti i malocchi, i mal di testa e faceva pure rimanere incinta chi non ci riusciva e aveva persino preso il treno fino a milano per fare una cura generativa all'avanguardia ma niente, poi quando Carmela le toccava la pancia in un modo tutto suo ecco che quella restava gravida.
Carmela me la ricordo che diceva che lei era la figlia del mare nostro, e che quando aveva le sue cose diceva di avere l'alta marea e poi l'alta marea c'era davvero e i bagnanti al mare ci potevano andare ma non fino a riva, era quella che prendeva un giorno il sole e già era nera, che aveva un'età che sembrava sempre la stessa e pure quando è morta mica si è capito dove è andata a morire e se poi è morta davvero, un giorno non è più tornata nella sua casa e allora si è pensato che dopo venti anni di assenza si poteva pure mettere una piccola lapide al cimitero che la ricordava.
Carmela me la ricordo che quando ci avevo la benda sull'occhio mi diceva che gli facevo simpatia che sembravo la figlia del pirata gambadilegno e lei più o meno diceva che mi aveva imparata a nuotare e che avevo buone doti per diventare una strega come lei, ma poi ho scoperto che lo diceva a tutte le bambine del vicinato e un pochino l'offesa mi era scesa sulle guance e lei lo aveva capito e mi aveva insegnato a capire le onde.
Carmela me la ricordo sul suo scoglio, nel golfo quello che si chiamava il golfo degli storpi che ci andavano quelli tutti storti, me la ricordo che quando usciva dall'acqua il mare la richiamava e l'onda arrivava di colpo proprio dove lei s'era piazzata ad asciugare, come a dire che doveva tornare a casa, nell'acqua e il vento pure si calmava quando arrivava lei alla spiaggia, con il suo corpo senza seno che pareva un tronco bruciato dal sole, solo la pancia aveva perché il vino glie l'aveva fatta crescere.
Carmela me la ricordo che anche se aveva preso le terza elementare lei diceva di essere istruita e pure mio padre diceva che era vero, non era una bugia, sapeva la storia lei, quella dei romani e diceva che noi dell'Europa siamo tutti riflessivi perché ci abbiamo il mare chiuso, il mare con i confini non può che essere un mare che fa riflettere e lei poi in ogni momento del giorno diceva che stava lì a riflettere che una volta mia nonna le ha chiesto:- Carmelì è una vita che rifletti...ma per curiosità, a che conclusione sei arrivata? Però anche se Carmela me la ricordo, quella volta non me lo ricordo cosa ha risposto.
Carmela me la ricordo certo che viveva con l'assegno di invalidità per via della poliomelite che aveva avuto da piccola e a guarirla era stato padre pio, ma prima che diventasse pio, e stava sempre senza fare niente Carmela, o sullo scoglio suo, dove ci arrivava a piedi tutte le mattine prima del sole dal borgo vecchio, o sulla sedia di paglia davanti casa, eppure urlava a chi passava: Corri corri, chi fa prima, fa due volte!
Carmela poi non me la ricordo l'ultima volta che l'ho vista che mi sembra di vederla ancora che mi fa il malocchio con l'olio e l'acqua e mi dice:- Citila bella il tempo bello arriva se lo sai aspettare, gli gabbiani, loro lo sanno annunciare. Che poi quando mia nonna è morta e una volta mi è venuta in sogno, mia nonna, e mi ha detto: - Nonnò nun sarà malotempo l'anno che vvè! e poi l'anno era stato buono sul serio e la zampetta di Carmela forse c'era stata che lei mi mandava sempre i sogni quando ero bambina così io mo aspetto che mi ritorna qualcuno nei sogni a dirmi almeno quand'è che finisce la pioggia o anche solo se finisce, anche se c'è il sole che il malotempo non si misura con le condizioni del cielo, diceva.